12/08/13

Biciclette

di Cristina Taliento

(Bicycles, Taliah Lempert, oil on canvas, contemporary painters) 

I falchi volano alti e lì in fondo ci sono gli Appennini. Ma prima di tutto, dimmelo mille volte, ci sono io, solo io e io e io, sempre se non decide di venire con me anche il cielo e allora in quel caso saremmo in due. Oh posso venire anch'io? chiedono le mie amiche. Oh Romeo, faccio io recitando, non saremo in troppe? Lo sapete che c'è anche la mia bicicletta? Energia pura del sentimento che pedala e grida forte "fate largoooo" senza smettere di ridere oppure usare i freni. Pedalare mentre sfumano le strade e le vie del centro e al loro posto si aprono sentieri dove code di glicine in fiore cadono dall'alto e tutt'intorno i poeti lasciano le divine Muse per incontare le cameriere che smontano dal turno delle otto. E Frank Focaccia cucina per loro la specialità della casa, mentre la nebbia allarga le distanze e mostra il lato riflessivo dei palazzi.  Pedalare sulle onde del mare, sorpassarle e tirare dritto dal verso opposto a quello della spiaggia fino a che non c'è solo cielo verde chiaro sopra il manubrio e stelle e luna quando viene sera. Bambine liberano dal finestrino della casa sull'albero palloncini colorati pieni d'elio. Li vediamo noi, mentre sfrecciamo lungo il fiume guardando dietro a tratti per vedere se siamo ancora tutte. Ma che razza di pensieri, è logico che ci siamo! Niente è così logico, mie care! E gli orologi testimoniano i nostri imperituri diciannove anni. Quasi venti! Piantala, sono diciannove! Venti! Diciannove! Venti, cretina! Ho detto: diciannoooove! Mentre gli automobilisti abbassano i finestrini per vedere chi grida e vedono solo ombre in velocità seguite da lunghi capelli e infinite aspettative comuni, ad eccezione di Laura che ha smesso di illudersi a quindici anni dopo aver letto dell'effetto che avevano scatenato i sogni su Leopardi. Giacomo. Ma che vuol dire, dai. Vuol dire che meno sogno, meno piangerò al risveglio. L'importante,  comunque, è volere adesso. Infatti, io voglio tantissimo.
Pedalare e pedalare e intanto il vento spazza via le virgole dal foglio per sommergerlo di foglie. Tra un mese sarà quasi autunno. Sarà quasi casa e quasi amore. La la lalaaaaa. La la lalaaaaaa. La la la la, la la la laaaaaaa.

2 commenti:

amanda ha detto...

come si vuole a 19, quasi venti, nessuno più ...solo a 5, forse, ma forse

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

:) :) grazie